La figura del Security manager nel rispetto della dottrina della scienza della sicurezza deve essere in grado di presidiare rischi e minacce a tutto campo in relazione agli scenari sempre in evoluzione nel campo tecnico, informatico, economico, finanziario, ecc. in un contesto sempre più globalizzato ed interconnesso con le realtà più disparate

Così, il Security manager dovrà possedere una buona padronanza del business, delle tecniche per garantire la sicurezza fisica, la privacy e la governance ed essere quindi un soggetto di riferimento in grado di operare nell’azienda in modo trasversale fornendo rilevanti capacità di supporto e di comunicazione verso i terzi. Importantissima per quest’ultima, la capacità di gestire un partenariato pubblico-privato a tutto campo[2].

Il concetto di sicurezza in questione va dalla sicurezza fisica dell’infrastruttura, al controllo della protezione delle strategie produttive dell’impresa, alla sicurezza delle infrastrutture critiche, alla sicurezza nazionale, alla sicurezza informatica, alla sicurezza sul lavoro, della fedeltà dei dipendenti, della rete di informazione-comunicazione, dell’introito merci, del trasporto protetto e sicuro dei prodotti, della privacy, ecc.[3].

In senso lato generalmente si identifica nella safety, security ed emergency:

  • safety: come incolumità della persona intesa non solo dai danni fisici, ma anche da quelli morali, spirituali e indiretti.
  • security: come cultura, studio e gestione della sicurezza per la realizzazione di misure per la prevenzione, porre in essere misure per la sicurezza delle informazione riservate/segrete.
  • emergency: riguarda la protezione e il contenimento del pericolo. Strutture che operano per fare “sicurezza” in senso di emergency (soccorso) sono la polizia, i vigili del fuoco, il pronto soccorso e la protezione civile.

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